Rimborso IRAP - pag. 1 di 2
In quest ultimo periodo la cronaca italiana si è occupata di trattare dell’ IRAP, l’imposta sul reddito delle attività produttive, che scinde il paese in due fazioni: chi ritiene che sia una tassa imprescindibile e chi afferma, imprenditoria in particolare, che essa sia un ostacolo per lo sviluppo dell’economia dell’Italia.
Questo dazio è imposto a tutti coloro che svolgono un’attività commerciale organizzata sotto forma d’impresa, vale a dire: una ditta individuale, S.n.C , S.a.s, S.p.a, S.r.l ecc.. e a coloro che svolgono un’attività di lavoro autonomo sia in forma individuale che associata, ne sono esclusi invece i lavoratori dipendenti, i collaboratori coordinati o continuativi e chi percepisce redditi occasionali.
La base imponibile IRAP si ricava considerando la somma del reddito imponibile IRPEF, il costo del personale, il costo dei soggetti para-subordinati e occasionali, nonchè gli interessi passivi.
Dopo aver ricavato la base imponibile, a essa si applica poi un’aliquota del 4,25%, che è variabile a seconda dell’attività svolta.
Per quanto concerne le modalità di versamento, va indicato, nel modello di pagamento (F24), l’intero ammontare con il codice della regione alla quale è dovuta l’imposta più alta. Il versamento è effettuabile in banca o in posta.
Le modalità di presentazione di dichiarazione sono uguali a quelle stabilite per le imposte sui redditi. Nel caso in cui il versamento dell’imposta fosse ritardato od omesso, vi è una sovrattassa del 30%. Qualora vi sia una redazione della dichiarazione con modelli non conformi, si va incontro a una sanzione amministrativa che va da €258 a 2.065, tale sanzione è prevista anche in caso di omessa o inesatta o incompleta indicazione di alcuni dati che sono rilevanti per l’individuazione del contribuente o per la determinazione del tributo, e nel caso in cui atti e documenti non fossero allegati alla dichiarazione o esibiti all’ufficio.
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