Guida al mutuo - pag. 1 di 2
I mutui immobliari sono forme di prestito concesse dalle banche, ma prima che il denaro sia erogato, ogni banca ricerca forme di garanzia che riguardano il cliente. Prima di decidere una determinata somma da chiedere alla banca, il cliente dovrà tenere in considerazione alcuni importanti elementi, tra cui, la propria capacità reddituale e la propria capacità di risparmio. L’importo del mutuo può avere un limite massimo dell’80% del valore dell’immobile da acquistare (a volte però può arrivare anche al 100%). Il cliente inoltre, deve essere attento nella scelta della durata del mutuo e del tipo di tasso: per quanto riguarda la durata, se si sceglie di estinguere il debito in un periodo più lungo, bisogna tener conto che aumentano gli interessi, ma allo stesso tempo si possono prevedere rate, naturalmente periodiche, di importo minore; per quanto riguarda invece la scelta del tipo di tasso, può essere fisso, variabile o misto, e la scelta deve derivare dalla propria capacità di mantenere un impegno costante per lungo tempo.
I mutui a tasso fisso sono i più semplici, in quanto il contratto stipulato prevede che le rate da pagare siano fisse, senza variazioni durante tutta la durata del prestito. Solitamente però i mutui a tasso fisso, sono più costosi rispetto a quelli con tasso variabile, nei quali le rate variano a seconda dell’andamento degli indici economici. Vi è però anche la possibilità di non effettuare la scelta tra tasso fisso e variabile, e tale possibilità è rappresentata dai mutui a tasso misto: si può partire restituendo il denaro con tasso variabile, per poi farlo diventare fisso oppure viceversa. Per scoprire a quanto ammonta in totale il prezzo di un mutuo, basta utilizzare dei moduli tra i quali , ha particolare importanza l’ISC, secondo il quale basta sommare al tasso d’interesse applicato, le più importanti spese accessorie per ottenere il costo totale del mutuo.
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